Brevi dal mondo: Usa-Mexico, Indonesia, Congo, Giappone, Ucraina
Carovana migrante, un’altro bambino morto sotto custodia Usa È deceduto il giorno di Natale in New Mexico, dopo che gli era stata diagnosticata una banale influenza. Aveva 8 anni e […]
Carovana migrante, un’altro bambino morto sotto custodia Usa È deceduto il giorno di Natale in New Mexico, dopo che gli era stata diagnosticata una banale influenza. Aveva 8 anni e […]
Carovana migrante, un’altro bambino morto sotto custodia Usa
È deceduto il giorno di Natale in New Mexico, dopo che gli era stata diagnosticata una banale influenza. Aveva 8 anni e veniva dal Guatemala. È il secondo bambino che muore nell’arco di pochi giorni mentre si trova sotto custodia delle autorità Usa, in base alle nuove restrizioni sui migranti centroamericani introdotte dall’amministrazione Trump.
Tsunami a Giava e Sumatra, almeno 500 le vittime
Per l’eruzione dell’Anak Krakatoa e lo tsunami che ne è seguito si contano in Indonesia almeno 500 morti, pesanti danni e sfollati. Molte località sono ancora isolate. E mentre esplode l’emergenza sanitaria cresce l’ansia per una nuova onda anomala che potrebbe colpire le coste di Giava e Sumatra, come per le piogge torrenziali previste nelle prossime ore.
Ucraina-Russia, Poroshenko revoca la legge marziale
Il governo di Kiev annuncia la fine della legge marziale imposta un mese fa in diverse zone del paese, dopo l’incidente tra Ucraina e Russia nello stretto di Ker’, con tre navi della marina militare ucraina trattenute dalla Russia. Il presidente ucraino Poroshenko è stato accusato di voler utilizzare le leggi speciali ai fini elettorali, in vista delle presidenziali di marzo.
Il Giappone torna a cacciare le balene nelle sue acque
Il Giappone ha annunciato ieri che lascerà l’International Whaling Commission (Iwc), organismo che regola la caccia alle balene nel mondo. Da luglio, dopo 30 anni, riaprirà la mattanza per motivi commerciali nelle proprie acque territoriali. Dovrebbero invece finire le battute nelle acque antartiche, dove in barba ai divieti la caccia non si è mai fermata.
Congo, ora anche Ebola torna utile per boicottare voto
Rimandate di due anni e poi di un’ulteriore settimana, le presidenziali di domenica nella Repubblica democratica del Congo non potranno svolgersi a Beni e a Butembo (Nord Kivu) né a Yumbi (Bandundu), causa nuovo focolaio di Ebola e «scontri etnici». Urne aperte solo a marzo, qui. I risultati del voto nel resto del paese si conosceranno il 15 gennaio.
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