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Brevi dal mondo: Usa, Iran, Egitto, Azerbaijan

Brevi dal mondo: Usa, Iran, Egitto, Azerbaijan

Internazionale Corte suprema Usa, l'Aclu prende le parti della lobby delle armi; Iran, Mohammadi in sciopero della fame in prigione; Oggi Egitto al voto per tre giorni: risultato scontato; A Dubai scandalo Opec. E la Cop29 sarà in Azerbaijan

Pubblicato 11 mesi faEdizione del 10 dicembre 2023

Corte suprema Usa, l’Aclu prende le parti della lobby delle armi

L’American Civil Liberties Union ha preso una decisione inaspettata: difendere la National Rifle Association in un caso che verrà discusso davanti alla Corte suprema. L’Aclu, che da sempre oppone l’attività di lobby in favore delle armi della Nra, ha accettato di sostenere l’associazione per un caso relativo alla libertà di parola. In National Rifle Association v. Vullo, la Nra sostiene infatti che una ex sovrintendente del dipartimento dei servizi finanziari di New York, Maria Vullo, abbia violato il primo emendamento nel 2018, quando ha incoraggiato banche e compagnie d’assicurazione newyorkesi a interrompere i loro affari con la Nra dopo il massacro di Parkland. «L’Aclu non sostiene la Nra o la sua missione», recita un comunicato del gruppo per i diritti civili. La scelta di sostenere la difesa legale dell’associazione nasce perché «a un funzionario pubblico non dovrebbe essere consentito di abusare dei propri poteri per mettere in lista nera un’organizzazione solo perché non ne condivide le idee politiche».

Iran, Mohammadi in sciopero della fame in prigione

Oggi la famiglia dell’attivista Narges Mohammadi, in prigione in Iran per la sua lotta per i diritti delle donne nella Repubblica islamica, ritirerà il premio Nobel che la donna ha vinto quest’anno. Contemporaneamente, ha detto durante una conferenza stampa a Oslo il fratello minore di Mohammadi, Hamidreza, lei «inizierà lo sciopero della fame in solidarietà con una minoranza religiosa». Quella delle donne Baha’i imprigionate con loro nel carcere di Evin, come recita un post apparso sul profilo Instagram dell’attivista. «Nella Giornata internazionale dei diritti umani comincerò anche io uno sciopero della fame contro la loro violazione in Iran».

Oggi Egitto al voto per tre giorni: risultato scontato
Da oggi a martedì 12 gli egiziani voteranno alle presidenziali, chiamate dallo stesso presidente al-Sisi. Nessuno si attende sorprese, né in termini di affluenza (bassissima negli ultimi anni) né politici. Che al-Sisi venga confermato per il terzo mandato di fila (è in carica dal 2014) è scontato. I tre candidati ammessi sono poco noti e alienati dalla copertura mediatica. L’unico rivale possibile, Ahmed el-Tantawy, si era ritirato a ottobre: troppi arresti tra il suo staff e i sostenitori e divieto a tenere eventi.

A Dubai scandalo Opec. E la Cop29 sarà in Azerbaijan
Sarà l’Azerbaijan, un altro big assoluto della produzione petrolifera, il Paese che ospiterà la prossima Cop, nel 2024. «Sono lieto di annunciare che esiste un consenso generale sulla candidatura dell’Azerbaijian ad ospitare la Cop29», si è compiaciuto il l ministro dell’Ecologia azerbaigiano Mukhtar Babayev in un discorso tenuto al summit di Dubai, che si chgiuderà il 12 dicembre. Intanto divampano le polemiche per la lettera scritta qualche giorno fa dal segretario generale dell’Opec, il kuwaitiano Haitham Al Ghais, ai 13 membri del cartello di Paesi esportatori di petrolio e dei 10 Paesi alleati, esortandoli a respingere qualsiasi testo o formula nell’accordo che avesse come bersaglio i combustibili fossili.
Rabbia e indignazione è stata espressa dalle associazioni ambientaliste e dai rappresentanti dei Paesi vulnerabili, che puntano a una “phase out” totale da carbone, petrolio e gas. Dura la reazione della ministra spagnola per la Transizione ecologica, Teresa Ribera, vice presidente della Spagna che ha la presidenza di turno dell’Ue. «Penso sia disgustoso – ha detto – che i paesi dell’Opec stiano spingendo contro l’obiettivo di raggiungere il livello desiderato».

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