Internazionale

Brevi dal mondo: Usa-Egitto, Coree

Pence al Cairo incontra al Sisi Mike Pence, è arrivato ieri al Cairo, in Egitto, in quella che costituisce la prima tappa del suo primo viaggio in Medio Oriente. Un […]

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 21 gennaio 2018

Pence al Cairo incontra al Sisi
Mike Pence, è arrivato ieri al Cairo, in Egitto, in quella che costituisce la prima tappa del suo primo viaggio in Medio Oriente. Un tour che ha subito un ritardo dopo le tensioni seguite alla decisione unilaterale di Washington di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Il vice di Donald Trump incontrerà il presidente Abdel Fattah al Sisi e in serata volerà in Giordania. Da stasera e fino a martedì sarà poi in Israele, ma il tour non prevede tappa a Ramallah, dopo che il presidente palestinese Abu Mazen si è rifiutato di incontrarlo.

Coree, ok del Cio: il Nord ai Giochi
Dopo la distensione sportivo-diplomatica dei giorni scorsi mancava solo l’annuncio ufficiale, che doveva arrivare da Losanna. E ieri il Cio, al termine della riunione a cui hanno preso parte i Comitati olimpici dei due paesi e gli organizzatori della prossima rassegna a cinque cerchi, ha dato l’ok alla partecipazione della Corea del Nord ai Giochi invernali nel Sud. «La giornata di oggi segna una pietra miliare di un lungo viaggio». Il Cio ha di fatto ratificato gli accordi raggiunti mercoledì nel villaggio di confine di Panmunjom. Due atleti, uno per ciascun paese, porteranno insieme la bandiera della Corea unita. Via libera anche alla «nazionale unica» per il torneo olimpico femminile di hockey ghiaccio: è la prima volta che le due Coree parteciperanno unite alle Olimpiadi.

Mosca: favoriremo dialogo Kim-Usa
La Federazione Russia «è contraria a ogni sanzione unilaterale contro la Corea del Nord ed è pronta a favorire un dialogo diretto fra Pyongyang e gli Stati uniti.
Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo, Igor Morgulov, in un’intervista all’agenzia di stampa Tass. Secondo Morgulov le sanzioni disposte dal Consiglio di sicurezza dell’Onu lo scorso dicembre sono l’unico strumento per esercitare delle pressioni su Pyongyang, e per questo motivo gli Usa devono evitare misure unilaterali.

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