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Brevi dal mondo: Svizzera, Brasile, Filippine

Brevi dal mondo: Svizzera, Brasile, FilippineMichel Platini e Sepp Blatter – Ap

Internazionale Fifa frodata, prove insufficienti: Platini e Blatter assolti. Crollo di una diga in Brasile, negli Uk è maxi class action. La Nobel filippina Ressa condannata per diffamazione

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 9 luglio 2022

Fifa frodata, prove insufficienti: Platini e Blatter assolti

Insufficienza di prove, questo il verdetto emesso ieri dal Tribunale federale di Bellinzona in merito all’accusa di frode ai danni della Fifa: Michel Platini e Sepp Blatter sono stati assolti. La procura chiedeva per entrambi un anno e otto mesi di carcere: sul tavolo stava il presunto pagamento, risalente al 2011, ricevuto dall’ex campione (all’epoca presidente dell’Uefa) per sostenere la candidatura al quarto mandato a capo della Fifa dell’allora patron del calcio mondiale.

Due milioni di franchi svizzeri che i due avevano giustificato come compenso per un lavoro di consulenza di fine anni ’90. «I veri colpevoli non sono in aula» ha detto ieri Platini, riferimento affatto velato all’attuale presidente della Fifa, Gianni Infantino, accusato dal Pallone d’Oro di essere autore della cospirazione per salire ai vertici del calcio mondiale.

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Crollo di una diga in Brasile, negli Uk è maxi class action

Si è aperta ieri la più grande class-action nella storia del Regno unito: oltre 200mila vittime di uno dei peggiori disastri ambientali del Brasile avranno il loro processo contro la Bhp, compagnia mineraria anglo-australiana e tra le più grandi al mondo, per il collasso della diga di Mariana nel 2015. Un crollo che provocò la fuoriuscita di 40 metri cubi di materiale minerario tossico per 640 km, lungo il fiume Doce. Il bilancio: 19 morti, migliaia di sfollati, villaggi sommersi e centinaia di migliaia di persone che videro distrutti i loro mezzi di sussistenza. La class action è promossa, tra gli altri, da 25 comuni, sei organizzazioni religiose e 530 imprenditori.

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La Nobel filippina Ressa condannata per diffamazione

L’ultimo attacco contro la premio Nobel per la Pace Maria Ressa è giunto in tribunale: la giornalista filippina è stata condannata insieme all’ex collega Rey Santor Jr, per diffamazione informatica tramite il sito di informazione Rappler. I due rischiano ora condanne al carcere molto dure. In ogni caso non si arrendono e promettono di rivolgersi alla Corte suprema. Ressa è da anni nota in patria e all’estero per le sue dure critiche alle politiche dell’ex presidente Duterte, in particolare alla sanguinaria repressione giustificata con la lotta al narcotraffico.

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