Usa, in sciopero gli operatori sanitari

È cominciato ieri lo sciopero di oltre 75.000 operatori sanitari di Kaiser Permanente, un consorzio del settore che gestisce 39 ospedali e oltre 700 centri medici in 8 stati Usa, per un totale di circa 13 milioni di assistiti. Lo sciopero è iniziato alla scadenza dei contratti dei lavoratori, che chiedono un aumento di stipendio e una più vasta assunzione di personale per far fronte all’esodo di dipendenti durante la pandemia di Covid. «A pazienti e lavoratori – ha scritto in un comunicato la Coalizione dei sindacati che rappresentano lo staff di Kaiser – serve un’azione drastica per risolvere la crisi della mancanza di personale e assicurare la sicurezza dei nostri pazienti».

Quello di Kaiser è il più grande sciopero di operatori nella storia recente degli Stati uniti. Altri scioperi del settore si sono verificati da inizio anno in tutto il Paese, da New York dove è in corso la protesta degli infermieri, alla California.

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Tunisia, in manette anche Abir Moussi

Altro arresto eccellente in Tunisia: a finire in manette, a Cartagine davanti al palazzo presidenziale, è stata Abir Moussi, una delle leader dell’opposizione al presidente Saied, rappresentante del Free Destourian Party, vicino all’ex presidente Ben Ali (rimosso dalla rivoluzione dei gelsomini nel 2011). Decine di sostenitori hanno protestato di fronte alla stazione di polizia.

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Il Pakistan caccia 1,7 milioni di afghani

Il Pakistan ordina a 1,7 milioni di afghani richiedenti asilo, entrati illegalmente, di andarsene entro novembre. È l’effetto degli attacchi al confine, imputabili ai Tttp, i Talebani pakistani a cui – dice Islamabad – è garantita protezione da Kabul. Che ieri, da parte sua, ha definito «inaccettabile» il giro di vite. In Pakistan vivono anche 1,3 milioni di afghani con status di rifugiato e altri 880mila con visto.

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Turchia, 112 fermi per l’attacco curdo

Ieri la Turchia ha dichiarato «target legittimi» le postazioni del Pkk in Siria e Iraq dopo l’attacco della scorsa settimana al ministero degli interni ad Ankara. Secondo le autorità turche, il responsabile sarebbe arrivato dalla Siria. Se l’aviazione ha già compiuto bombardamenti sul nord Iraq, ieri il numero di arrestati in 16 città turche è salito a 112, tutti legati ai partiti Hdk e Hdp.

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Baviera, aggredito leader di Afd. Forse

Quattro giorni prima delle elezioni in Assia e Baviera (e 24 ore dopo l’allarme della segretaria del partito, Alice Weidel, sul pericolo per l’incolumità personale dei suoi candidati) Alternative für Deutschland denuncia «un’aggressione» al leader federale Tino Chrupalla nel corso del comizio di ieri a Ingolstadt. La polizia bavarese conferma solo l’operazione di sicurezza in corso soprattutto «per accertare i fatti», mentre all’ospedale locale risulta il ricovero di Chrupalla con stato di salute «tuttora in fase di chiarimento».

Inizialmente sui social di riferimento dell’ultradestra tedesca era corsa la voce di «un malessere dovuto alla stanchezza» prima che fonti interne di Afd si orientassero verso la versione della «ferita da taglio oppure una puntura d’ago». Per ora nessuno del partito sembra in grado di testimoniare l’attacco: «Chrupalla era in ottima forma, ha scattato pure una fotografia insieme me. Poco dopo l’ho visto sdraiato nell’ambulanza» riassume alla Welt Katrin Ebner-Steiner, candidata di punta di Afd alle elezioni in Baviera.