Brevi dal mondo: Stati uniti, Iraq, Etiopia, Repubblica democratica del Congo

Federali Usa: Trump ostacola l’indagine
I documenti recuperati dal Fbi nella proprietà di Trump a Mar a Lago non sono stati solo sottratti ma deliberatamente «nascosti», con ogni probabilità per «ostacolare l’indagine del governo». Così scrivono i pubblici ministeri federali in degli atti depositati martedì in tribunale, nei quali viene dettagliato come l’ex presidente e i suoi consiglieri abbiano fatto di tutto per non consegnare i documenti classificati, nonostante avessero ricevuto un’ingiunzione governativa e dichiarato ufficialmente di aver condotto una «diligente ricerca» che non aveva portato a nulla. Fra le «prove» depositate dai pm anche una foto dei file poi ritrovati a Mar-a-Lago etichettati top secret. Talmente segreti che anche il personale del Fbi e del Dipartimento di giustizia incaricato dell’indagine ha dovuto ottenere delle autorizzazioni per consultarli.

Il premier iracheno: basta caos o lascio
Ieri la Corte suprema irachena, che avrebbe dovuto esprimersi sulla richiesta di voto anticipato mossa dal movimento sadrista, ha posposto la sessione a oggi. Dopo gli scontri di lunedì, il premier al-Kadhimi ha aperto un’inchiesta per la morte di 30 persone e minacciato di dimettersi se le fazioni sciite rivali «continueranno a creare il caos».

Etiopia, attacco aereo sul Tigray
Un attacco aereo ha colpito un quartiere nelle vicinanze di un ospedale di Makelle, la capitale della regione del Tigray: il portavoce del governo regionale ha scritto su Twitter che l’ospedale era fra gli obiettivi. Ancora non è nota l’entità dei danni. Pochi giorni fa degli scontri hanno fatto saltare il cessate il fuoco fra governo etiope e ribelli del Tigray, e un altro bombardamento aereo su un parco giochi di Mekelle ha fatto 7 vittime.

Congo, 14 civili uccisi da guerriglieri
Nella regione di Ituri, a nordest della Repubblica democratica del Congo, 14 civili sono stati uccisi e decine rapiti in un attacco imputato dall’esercito alle Allied Democratic Forces, gruppo armato ugandese alleato dell’Isis nella regione. Secondo un’associazione per i diritti umani locale, l’esercito è arrivato quando ormai era troppo tardi, e avrebbe ucciso due guerriglieri.