Internazionale

Brevi dal mondo: Somalia, Sudan, Guatemala, California, New York

Doppia autobomba a Mogadiscio Almeno otto persone sono rimaste uccise e 16 ferite nella capitale somala dopo le esplosioni di due autobombe in altrettanti posti di blocco: secondo i media […]

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 16 giugno 2019

Doppia autobomba a Mogadiscio

Almeno otto persone sono rimaste uccise e 16 ferite nella capitale somala dopo le esplosioni di due autobombe in altrettanti posti di blocco: secondo i media locali, le deflagrazioni sono avvenute quasi simultaneamente vicino al parlamento e a un incrocio molto trafficato sulla strada che porta all’aeroporto internazionale. Una persona sarebbe stata arrestata.

Sudan, dai generali scuse per la strage

Prime parziali ammissioni di responsabilità da parte del Consiglio militare di transizione sudanese per le modalità (oltre 100 morti) con cui è stato rimosso il sit-in delle opposizioni lo scorso 3 giugno a Khartoum. «Ci dispiace che errori siano stati commessi», ha detto un portavoce. Oggi arriva in Sudan il segretario generale della Lega araba, Ahmed Aboul-Gheit, per tentare una mediazione.

Giornata elettorale in Guatemala

Oggi in 8,1 milioni sono chiamati a eleggere nuovo presidente, nuovo Parlamento monocamerale di 160 deputati e i governi di 340 municipi sul territorio guatemalteco.Voto dagli esiti incerti, ad alto tasso di indecisi: Sandra Torres (foto Afp), candidato del partito Une e moglie dell’ex presidente Alvaro Colom (2008-2012) è data avanti ma solo intorno al 20%. Ballottaggio l’11 agosto.

Cannabis in carcere In California si può

Annullando le condanne di cinque detenuti che erano stati trovati in possesso di «erba», una Corte d’appello di Sacramento ha stabilito che in California, dopo il referendum 2016 che ha legalizzato il possesso di marijuana per tutti i cittadini, anche i detenuti hanno il diritto a una modica quantità di cannabis in cella. Se scoperti, quindi, niente allungamenti della pena.

Aborto, New York sfida i conservatori

Il consiglio comunale di New York dà il via libera al finanziamento diretto per gli aborti. Con uno stanziamento di 250mila dollari (una cifra simbolica per un gesto in controtendenza rispetto agli stati del sud) a una no profit, si offrirà assistenza a donne con difficoltà economiche che non possono permettersi le spese per l’interruzione di gravidanza.

 

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