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Brevi dal mondo: Sinai, Nepal e Cina

Brevi dal mondo: Sinai, Nepal e Cina

Brevi dal mondo Amnesty: bombe a grappolo in Sinai La denuncia arriva da Amnesty International a una settimana dal lancio della maxi operazione militare nella Penisola del Sinai, «Sinai 2018»: l’esercito egiziano starebbe […]

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 16 febbraio 2018

Amnesty: bombe a grappolo in Sinai
La denuncia arriva da Amnesty International a una settimana dal lancio della maxi operazione militare nella Penisola del Sinai, «Sinai 2018»: l’esercito egiziano starebbe usando bombe a grappolo, visibili in un video ufficiale pubblicato dalle stesse forze armate. Secondo Amnesty, si tratta di bombe Cbu-87, prodotte negli Stati uniti. Ieri Il Cairo ha dato il bilancio dei primi sette giorni di operazione: 53 sospetti miliziani islamisti uccisi, 680 arrestati e oltre 100 raid aerei. I residenti, da parte loro, denunciano il totale isolamento delle città, dove iniziano a mancare cibo, benzina e medicinali.

Nepal, Oli premier e svolta filo cinese
Il presidente del Partito comunista del Nepal marxista-leninista unificato (Cpn-Uml), Khadga Prasad Sharma Oli, indicato dal suo partito come candidato primo ministro, è stato incaticato dalla presidente della Repubblica, Bidhya Devi Bhandari. Alleato con il Partito comunista del Nepal-Centro maoista (Cpn-Cm) presieduto da Pushpa Kamal Dahal, «Prachanda», Sharma Oli è descritto come un futuro primo ministro molto vicino alla Cina. Tenendo conto che il principale partner commerciale del paese (una repubblica federale dal 2015) è l’India, la politica del nuovo premier sarà importante nell’area all’interno del confronto tra Delhi e Pechino. Oli non è uno certo uno sconosciuto in Nepale: entrato nel partito comunista nel 1970, è stato poi detenuto per 14 anni, dal 1973 al 1987, come oppositore della monarchia allora al potere. Divenuto dirigente dell’Uml dopo la liberazione, è entrato in parlamento nel 1991; è stato anche ministro degli esteri e primo ministro (dall’ottobre 2015 all’agosto 2016)

Cina, navi cargo senza equipaggio
La Cina dei record sforna un’altra novità: Pechino ha avviato i lavori per la realizzazione del primo sito asiatico per il collaudo di navi portacontainer senza equipaggio, nel Guangdong.

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