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Internazionale Procura israeliana «Illegale detenzione amministrativa»; La Corte suprema Usa dà ragione alle tribù native; Guatemala, 6 anni all’ex direttore di elPeriódico

Pubblicato più di un anno faEdizione del 16 giugno 2023

Procura israeliana «Illegale detenzione amministrativa»

È illegale il disegno di legge proposto da Otzmah Yehudit, il partito di estrema destra guidato dal ministro della Sicurezza Itamar Ben Gvir, per l’uso degli arresti arbitrari e della cosiddetta «detenzione amministrativa» (il carcere a tempo indeterminato senza processo) per combattere il crimine nelle comunità arabe. Lo afferma l’ufficio del Procuratore generale israeliano in un parere sul tema che sta creando dibattito nel paese. «L’arresto amministrativo di una persona presunta innocente – senza prove sufficienti, senza ragionevole sospetto che sia stato commesso un reato e basandosi solo su informazioni di intelligence su sospetti futuri e astratti, di fatto senza un limite di tempo – costituisce una violazione del diritto alla libertà e alla dignità», è scritto nel documento. Difficilmente questo parere fara giurisprudenza nella Cisgiordania occupata dove le autorità militari israeliane fanno uso continuo di questa forma di «custodia cautelare» della durata di mesi, talvolta di anni, nei confronti della popolazione palestinese. Al momento ci sono circa mille palestinesi detenuti «amministrativamente». Ieri un giovane palestinese, Khalil Yahya, è stato ucciso da spari di militari israeliani durante una incursione dell’Esercito dello Stato ebraico nella città di Nablus. Yahya è stato colpito alla testa durante lo scontro a fuoco tra combattenti palestinesi e soldati israeliani. Il nuovo raid è scattato per demolire la casa di Osama Tawil, accusato da Israele di aver ucciso un soldato, Ido Baruch.  (mi.gio.)

La Corte suprema Usa dà ragione alle tribù native
Un’altra sentenza inattesa dalla Corte suprema Usa. I giudici – con una maggioranza di 7 a 2 – hanno dato ragione a cinque tribù native e al dipartimento dell’Interno in merito alla legge del 1978 per la quale i bambini nativi dati in adozione devono preferibilmente restare nella loro tribù, e se questo non è possibile all’interno comunque di una comunità nativa. Una coppia bianca di genitori adottivi del Texas aveva fatto causa, sostenendo che venissero così violati i loro diritti costituzionali sulla base di politiche razziste. In realtà l’Indian Child Welfare Act nasce proprio per fare i conti con gli abusi sistematici contro le comunità native, fra i quali la pratica di sottrarre loro bambine e bambini poi cresciuti in ambienti senza nessuna connessione con la loro cultura originaria.

Guatemala, 6 anni all’ex direttore di elPeriódico
José Rubén Zamora, fondatore ed ex direttore del quotidiano elPeriódico, in carcere dal 29 luglio 2022, è stato condannato a sei anni per riciclaggio di denaro a fronte di una richiesta dell’accusa di quarant’anni. Un’accusa che le ong che si battono per la libertà di informazione in Guatemala hanno subito ritenuto essere l’ennesimo attacco del presidente Giammattei contro la stampa non allineata e contro i suoi oppositori: diversi giornalisti indipendenti, tra cui alcune firme del Periódico, sono stati infatti costretti a rifugiarsi all’estero per evitare la prigione. Prima della sentenza, Zamora ha ribadito le accuse contro il governo e sottolineato come i suoi diritti siano stati violati, in primis quello alla difesa: i suoi legali, infatti, sono stati a loro volta arrestati il 20 aprile scorso con l’accusa di aver ostacolato la giustizia.

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