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Brevi dal mondo: Kashmir, Egitto, Kenya, Turchia

Brevi dal mondo: Kashmir, Egitto, Kenya, TurchiaIl leader del gruppo qaedista Ansar Ghazwat-ul-Hind

Internazionale L'esercito indiano uccide il leader qaedista Zakir Musa, scoppia la protesta. Una corte egiziana ordina il rilascio, dopo 880 giorni, del giornalista di al-Jazeera Hussein. In Kenya nessuna svolta: l'omosessualità rimane reato. Turchia, il sindaco comunista di Tunceli ridà alla città il suo nome curdo

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 25 maggio 2019

Ucciso il leader di al Qaeda in Kashmir, scoppia la protesta

L’esercito indiano ha ucciso uno dei più importanti leader qaedisti del Kashmir, Zakir Musa. Costretto dalle forze armate indiane a nascondersi in un palazzo di tre piani per tutta la notte tra giovedì e ieri, è stato ucciso all’alba. La morte del capo di Ansar Ghazwat-ul-Hind, prima cellula di al Qaeda nella regione, ha fatto scoppiare subito la protesta: almeno 10mila persone hanno preso parte ai funerali e manifestanti si sono scontrati con la polizia, mentre veniva dichiarato il coprifuoco in tutta la regione, le scuole venivano chiuse e internet sospeso. Musa, giovanissimo (aveva solo 25 anni) era considerato uno degli esponenti della nuova generazione di miliziani, molto più avvezzi a frequentare (e usare a fini di reclutamento) i social.

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Egitto, libertà vicina per il giornalista in cella da 880 giorni

Dopo 880 giorni di prigione, senza mai arrivare a processo né ad accuse ufficiali, una corte egiziana ha ordinato il rilascio del giornalista di al-Jazeera Mahmoud Hussein. La decisione era stata presa già martedì, ma è stata ribadita giovedì da una seconda sentenza dopo il rigetto del ricorso della procura. Dovrebbe essere rilasciato a giorni.

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Alta corte kenyota: l’omosessualità rimane fuorilegge

Nessuna svolta in Kenya: l’attesa sentenza della Corte suprema sulla petizione, presentata tre anni fa dai gruppi Lgbtqi, è arrivata e ha lasciato tutto com’è. L’omosessualità rimane reato, secondo quanto previsto dal codice penale di epoca coloniale. E rimane la pena: 14 anni di prigione. Per la Corte, la legge non è discriminatoria.

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Turchia, il sindaco comunista ridà a Dersim il suo nome

I nazionalisti turchi sono furiosi. Il sindaco comunista di Tunceli, Fatih Macoglu, ha cambiato (anzi, ri-cambiato) il nome della città in Dersim, il nome curdo originario che Ataturk modificò nel 1935 come parte della campagna di «turchizzazione» del sud-est curdo. Nella repressione delle rivolte dell’epoca furono uccise circa 40mila persone.

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