Manifestanti uccisi, l’Iraq si auto-assolve A due settimane dalle proteste esplose a Baghdad e nel sud dell’Iraq contro povertà e corruzione, duramente represse dalla polizia, l’inchiesta governativa si è conclusa con un’autoassoluzione: nessun funzionario ha ordinato di sparare sui manifestanti, dice il governo. Eppure la conta delle vittime è altissima: 107 manifestanti uccisi e 3.400 feriti. Per l’inchiesta, la responsabilità va attribuita alla scarsa capacità della polizia di affrontare le proteste. Polizia per la cui formazione sono stati spesi milioni di dollari. *** Protestano in Guinea: condannati al carcere Sono stati condannati al carcere cinque leader dell’opposizione e attivisti in...