Internazionale

Brevi dal mondo: Iran, Siria, Qatar

Brevi dal mondo: Iran, Siria, QatarIl segretario di Stato Pompeo insieme al presidente Trump – LaPresse

Medio Oriente Dal Cairo Pompeo presenta la dottrina Trump sul Medio Oriente: guerra totale a Teheran. E Bolton ad Ankara presenta un piano vago quanto il ritiro Usa dalla Siria. Doha si infila nella polemica sulla Supercoppa: non giocate dai Saud, sono dei pirati

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 11 gennaio 2019

Pompeo al Cairo spiega la dottrina araba di Trump

Lontani i tempi del discorso di Obama al Cairo (sebbene sia rimasto su carta). Mike Pompeo, segretario di Stato Usa, dall’American University ha lanciato la nuova dottrina americana sul Medio Oriente. Sintetizzabile in: guerra aperta all’Iran. Attaccando proprio Obama e la sua apertura al mondo arabo, Pompeo ha chiamato i paesi della regione a mettere da parte le rivalità per schierarsi tutti contro Teheran ed «espellere ogni singolo stivale iraniano» dalla Siria e per ridurre «a zero» le esportazioni petrolifere della Repubblica islamica.

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Bolton, Erdogan e il piano «a voce» sul futuro di Rojava

Nessun piano scritto ma un progetto « a voce» di 5 punti: dopo l’annuncio del ritiro degli Usa dalla Siria, è quanto avrebbe presentato il consigliere per la sicurezza Usa Bolton alla Turchia, che si aspettava ben altro (tanto che Erdogan non ha voluto partecipare al vertice). Primo, il ritiro avverrà in modo «ordinato». Secondo, fino ad allora gli Usa combatteranno l’Isis. Terzo, andrà negoziata una soluzione sulle unità di difesa curde di modo da difenderle. Quarto, la Casa bianca si impegna a far ritirare l’Iran dalla Siria. Quinto, gli Usa considerano inaccettabile il rilascio dei miliziani Isis catturati dalle Ypg. Un piano vago, tanto quanto il fantomatico ritiro di Trump.

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Supercoppa, Doha alla Serie A: non giocate a Gedda

Il Qatar si infila nelle polemiche sulla Supercoppa tra Juve e Milan prevista il 16 gennaio a Gedda, in Arabia saudita. beIn, emittente tv della petromonarchia da quasi due anni oggetto del boicottaggio economico e diplomatico di Riyadh e del resto del Consiglio del Golfo, ha scritto alla Serie A per chiedendo di spostare la partita. Le ragioni: le violazioni dei diritti umani (di cui certo Doha non è esente), ma soprattutto la pirateria dei canali sportivi qatarioti. Il canale beIn detiene i diritti della maggior parte degli eventi sportivi mondiali in Medio Oriente, servizio a pagamento. Ma, dice Doha, i canali sauditi li rubano e li mandano in onda in diretta.

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