Brevi dal mondo: Iran e Senegal
Internazionale Iran, perseguitati i familiari delle vittime del regime; Naufragio in Senegal. 26 morti e quasi 100 dispersi
Internazionale Iran, perseguitati i familiari delle vittime del regime; Naufragio in Senegal. 26 morti e quasi 100 dispersi
Iran, perseguitati i familiari delle vittime del regime
Una lunga lista di sorelle, fratelli, madri, padri: sono i familiari dei manifestanti detenuti o perfino uccisi dal regime iraniano durante le proteste di Vita, donna, libertà nel 2022. Un report di Human Rights Watch denuncia che la Repubblica islamica continua a perseguitare e arrestare i familiari di queste persone, fra cui il 15enne Faramarz Barahoui, arrestato il 27 agosto dopo aver visitato la tomba del fratello, ucciso durante la repressione delle proteste a Zahedan. O Siavash Soltani, figlio di Kobri Sheikha Saqqaa, ucciso nell’ottobre 2022 durante una manifestazione a Mahabad. «Le autorità iraniane stanno brutalizzando le persone per due volte: uccidendo o condannando a morte un loro familiare e poi arrestando i loro cari per aver chiesto giustizia», scrive l’analista per l’Iran di Hrw Nahid Naghshbandi.
Naufragio in Senegal. 26 morti e quasi 100 dispersi
È salito a 26 il bilancio delle vittime del naufragio di una barca carica di migranti a largo delle coste del Senegal. Ieri infatti la marina senegalese ha detto di aver ritrovato altri 18 corpi. La barca naufragata domenica, diretta verso le Canarie attraverso la rotta atlantica, aveva a bordo oltre 100 persone, secondo i racconti dei testimoni di Mbour, la città costiera da cui le persone si erano imbarcate. La barca si è ribaltata ad appena 4 km dalla costa, e la marina di Dakhar ha inviato un aereo e due navi alla ricerca di vittime e sopravvissuti.
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