Londra nega l’oro di Caracas a Maduro

L’Alta corte di giustizia dell’Inghilterra e del Galles ha negato al presidente Maduro, l’accesso alle oltre 32 tonnellate di oro, valore oltre 1 miliardo di dollari, stipate nella Banca d’Inghilterra e da tempo oggetto di un contenzioso tra il governo del Venezuela e il leader dell’opposizione Juan Guaidò, riconosciuto come presidente “ad interim” dal Regno Unito.

Congo, assaltata un’altra base Onu

Repubblica democratica del Congo, ancora proteste contro la missione Onu “Monusco”. Dopo gli scontri di Goma i manifestanti esasperati dalla mancanza di sicurezza hanno attaccato la base di Madiba. Sale a 22 morti il bilancio delle violenze degli ultimi giorni: 18 civili, un ufficiale congolese, un casco blu del Marocco e due agenti di polizia Onu indiani.

Pelosi parte per l’Asia. Mistero su Taiwan

«Non parlo dei miei viaggi in anticipo. Per me è un pericolo». Così la speaker della Camera Usa Nancy Pelosi ha risposto ai reporter che le chiedevano l del suo viaggio in Asia, per il quale si è imbarcata ieri. Resta quindi il mistero sulla visita a Taiwan, oggetto di minacce da parte della Cina. Per ora si sa che visiterà i paesi partner degli Usa come Giappone e Corea del Sud.

Inondazione in Iran, morte 53 persone

Gli allagamenti e le valanghe causate da due giorni di piogge anomale in Iran hanno fatto sinora 53 vittime. A venire colpiti ben 400 città e villaggi in 18 delle 31 province iraniane. L’area più colpita ieri è stata quella di Firouz Kooh, vicino a Teherano, dove sono morte almeno 10 persone e 6 sono disperse. A causa dell’alluvione molte autostrade sono chiuse.

Kentucky, 16 vittime dell’alluvione

L’alluvione che ha colpito il Kentucky ha ucciso 16 persone. E il numero è «destinato a essere molto più alto» ha detto il governatore dello stato Andy Beshear. Anche se le alluvioni in Kentucky sono frequenti, ha aggiunto, «non avevamo mai visto nulla del genere»: intere case «sono state spazzate via », e la corrente in alcuni punti è troppo forte perché i soccorsi possano intervenire.

Libia, mini-proroga per la missione Onu

Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha prolungato solo di tre mesi la missione in Libia (Unsmil). È la quinta mini-proroga in un anno, in assenza di un accordo su diverse questioni, a cominciare dalla nomina del rappresentante speciale del segretario generale dell’Onu nel Paese. Condizione posta in particolare dalla Russia per procedere a proroghe più sostanziose. La risoluzione di proroga numero 2647 è stata approvata da 12 Paesi, mentre Gabon, Ghana e Kenya si sono astenuti. Intanto il generale Khaled al Mahjoub, portavoce dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) guidato da Khalifa Haftar, definisce «infondate» le notizie riguardanti un’operazione militare in procinto di essere lanciata dall’Lna nell’ovest della Libia. Sui social era circolata la notizia che veicoli militari appartenenti alle forze di Haftar si sarebbero diretti dalla città Ash Shwayrif verso la capitale, Tripoli. Ma «le unità militari non hanno ricevuto istruzioni per nessun tipo di operazione», ha rassicurato al Mahjoub.