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Brevi dal mondo: Francia, Stati uniti, Somalia, Uganda

Brevi dal mondo: Francia, Stati uniti, Somalia, UgandaI vigili del fuoco dopo l'incendio a Colmar – Ap/Philipp von Ditfurth

Internazionale Rogo nel centro per disabili, 11 morti in Alsazia. Minacce a Biden, l’Fbi uccide un uomo in Utah. Sei morti in un attentato fuori Mogadiscio. Legge anti-Lgbtqi, la Banca mondiale lascia l’Uganda

Pubblicato circa un anno faEdizione del 10 agosto 2023

Rogo nel centro per disabili, 11 morti in Alsazia

L’incendio è divampato nella mattina di ieri nella casa vacanze «La Forge» per persone disabili di Colmar, in Alsazia. Sono undici i morti nel rogo, di cui al momento si ignorano le cause: i corpi – tutti di persone tra 27 e 50 anni – coperti dalle macerie di un soppalco crollato, sono stati recuperati con l’ausilio dei cani. Una persona è stata ricoverata in ospedale, altre 17 sono riuscite a fuggire prima che le fiamme le raggiungessero. «Il mio pensiero va alle vittime, ai feriti, ai loro cari», ha scritto su Twitter il presidente Macron. Intanto è stata aperta un’inchiesta. Secondo la procuratrice Nathalie Kielwasser, non è possibile «in questa fase» determinare le cause.

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Minacce a Biden, l’Fbi uccide un uomo in Utah

Lo ha riportato ieri sera l’Abc: ieri mattina alle 6.15 ora dello Utah un uomo – identificato come Craig Robertson – è stato ucciso in un blitz dell’Fbi nella sua casa di Provo, a sud di Salt Lake City. L’operazione era partita dopo le ripetute minacce mosse dall’uomo contro il presidente Biden e la vicepresidente Harris, ritenute dai federali «credibili». Minacce per cui era sotto inchiesta dallo scorso aprile. Nel mirino anche funzionari impegnati nelle indagini su Trump. Non sono ancora noti i dettagli della sparatoria: l’Fbi, fa sapere in una nota, «sta verificando la dinamica dell’incidente».

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Somalia, sei morti in un attentato contro un autobus

Sei gli uccisi e dodici i feriti in un’esplosione avvenuta poco fuori dalla capitale somala Mogadiscio: l’autobus su cui viaggiavano è stato sventrato da un ordigno sulla strada tra Qoryoley e Marka, secondo quanto affermato su Twitter dal governatore Mohamed Ibrahim. Si sarebbe trattato, ha aggiunto Ibrahim, di un attentato compiuto da un gruppo armato di cui non ha però indicato l’identità. I principali sospetti cadono sull’organizzazione qaedista al-Shabab, dal 2006 responsabili di innumerevoli attacchi contro civili.

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Legge anti-Lgbtqi, la Banca mondiale lascia l’Uganda

La legge anti-Lgbtqi promossa dall’Uganda «contraddice alla radice i valori della Banca mondiale». Per questo ieri l’istituzione finanziaria internazionale ha deciso di sospendere la concessione di nuovi prestiti al paese africano. La legge, approvata nel maggio scorso, prevede pene fino all’ergastolo per atti omosessuali e la pena di morte per abusi su minori o disabili, incesto e atti sessuali da parte di sieropositivi. Immediata la risposta ugandese: la mossa della Banca mondiale è ingiusta e ipocrita: «Ci sono paesi in Medio Oriente che non tollerano gli omosessuali e li impiccano – ha detto la ministra degli esteri Okello Oryem – E molti stati Usa hanno passato leggi contrarie o restrittive. Perché solo l’Uganda?».

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