Internazionale

Brevi dal mondo: Cina, Iran, Turchia, Nicaragua, Usa

Brevi dal mondo: Cina, Iran, Turchia, Nicaragua, UsaIl premier giapponese Abe – LaPresse

Internazionale 5G, a Pechino già 4.300 stazione. Il giapponese Abe in Iran: prove di mediazione via Usa. F35, stop in anticipo: turchi via dal training americano. Nicaragua, liberati 50 prigionieri politici. Alabama, la castrazione chimica è legge

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 12 giugno 2019

A Pechino già 4.300 stazioni per il 5G

La stampa cinese ieri ha riportato le grandi manovre già avviate da Pechino, dopo la concessione – in anticipo rispetto al previsto – delle licenze agli operatori per il 5G. A Pechino sarebbero state già installate 4.300 stazioni base 5G nelle aree centrali della città e negli edifici più importanti (comprese piazza Tian’anmen e i siti di prova per le Olimpiadi del 2022).

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Abe in Iran. Prove di mediazione via Usa

Abe incontrerà – si dice dopo aver ottenuto il via libera da Trump – il leader supremo della Repubblica islamica, l’ayatollah Ali Khamenei, e il presidente Hassan Rohani. Si tratta della prima visita di un premier giapponese all’Iran da oltre 40 anni a questa parte: l’ultima risale al 1978, prima della rivoluzione iraniana del 1979 e della conseguente crisi energetica internazionale.

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F35, stop in anticipo: turchi via dal training

L’ultimatum dava tempo fino al 31 luglio, ma Washington ha anticipato i tempi: i 26 piloti militari turchi in via di addestramento per l’uso degli F35 americani sono stati esclusi dal programma. Così la Casa bianca spera di mettere maggiore pressione (quella esercitata finora non ha funzionato) su Ankara perché rinunci ad acquistare il sistema di difesa aerea russo S-400.

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Nicaragua, liberati 50 prigionieri politici

Sono stati rilasciati ieri 50 prigionieri politici arrestati nel 2018 in Nicaragua durante le proteste anti-governative guidate dagli studenti. Liberi anche due giornalisti, in cella da dicembre. Due giorni fa è stata votata l’amnistia per «crimini» legati alle protese scoppiate nell’aprile 2018 contro il presidente Ortega e represse duramente alla polizia: oltre 300 morti e 2mila feriti.

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È legge: castrazione chimica in Alabama

A un mese dalla legge sull’aborto più restrittiva degli Usa (di fatto lo vieta con 99 anni di carcere per i medici che lo praticano), ieri l’Alabama ha introdotto la castrazione chimica per i pedofili. Il trattamento, che inizierà un mese prima del rilascio, sarà pagato dal colpevole e durerà finché la corte lo riterrà necessario. L’Alabama si unisce ad altri 7 Stati con leggi simili.

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