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Brevi dal mondo: Cina, Gerusalemme, Stati uniti

Internazionale Scomparso il presidente dell'Interpol: secondo fonti anonime, è stato arrestato a Pechino. Il Comune di Gerusalemme minaccia la chiusura delle scuole e le cliniche dell'Unrwa. A Chicago condannato per omicidio un agente: sparò 16 volte a un giovane afroamericano

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 6 ottobre 2018

Scompare il capo dell’Interpol: «È in mano a Pechino»

Il presidente dell’Interpol, Meng Hongwei, sarebbe stato fermato dalle autorità cinesi. Si sa ancora molto poco della sorte del capo dell’Interpol, nonché vice ministro della Sicurezza pubblica di Pechino e membro del Pcc, sparito il 29 settembre da Lione. Secondo il quotidiano di Hong Kong, South China Morning Post, sarebbe stato arrestato al suo arrivo in Cina e ora sarebbe sotto interrogatorio.

Nulla trapela sui motivi della presunta indagine né sul luogo in cui Hongwei sarebbe detenuto. La Francia, Stato in cui l’Interpol ha la sua sede, ha aperto un’inchiesta.

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Israele all’attacco: «Fuori l’Unrwa da Gerusalemme»

Prosegue la guerra di Israele e Usa all’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, Unrwa. Dopo il taglio dei fondi Usa (oltre 300 milioni di dollari), ieri il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat ha annunciato l’intenzione di chiudere scuole e cliniche dell’agenzia presenti a Gerusalemme est e di sostituirle con servizi del comune. Preoccupazione tra i palestinesi della Città Santa: i servizi comunali nei loro quartieri sono quasi assenti.

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Agente uccise un afroamericano: condannato

Una giuria di Chicago ha condannato ieri per omicidio di secondo grado il poliziotto Jason Van Dyke: uccise con 16 colpi di pistola Laquan McDonald, afroamericano di 17 anni, disarmato.

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