Brandizzo, per Salvini è solo errore umano
Il ministro Matteo Salvini riferisce alla Camera – Foto Ansa
Lavoro

Brandizzo, per Salvini è solo errore umano

Puntuale Informativa alla Camera. Il ministro assolve Rfi e Sigifer e perfino se stesso: l’azienda dei binari è sicura, la sub appaltatrice ha sempre operato bene, le mie modifiche al Codice appalti non c’entrano
Pubblicato circa un anno faEdizione del 15 settembre 2023

«Nel contesto della manutenzione non esistono ad oggi tecnologie che consentano di prescindere dal corretto comportamento delle persone: il fattore umano è determinante in questo come in tutti i campi del lavoro». La strage di Brandizzo derubricata a semplice errore umano. Difesa totale di Rfi e delle modifiche al Codice degli appalti che dal primo luglio ha liberalizzato il sub appalto a cascata. Informazioni sulla dinamica che cozzano con i video e con le risultanze dell’inchiesta in corso a Ivrea.

DOPO SETTIMANE DI SILENZIO, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha finalmente trovato il tempo di riferire in parlamento sulla morte dei cinque operai falciati nella notte fra il 30 e il 31 agosto mentre lavoravano in un subappalto di Rete ferroviaria italiana (Rfi), azienda totalmente pubblica, i cui vertici sono stati da poco nominati dal governo Meloni. A parte la promessa di «chiarire al più presto le responsabilità» che «non potranno rimanere impunite», il leader leghista ha tracciato un quadro idilliaco della società sulla quale il suo ministero deve vigilare. «Rfi ha visto migliorare anche nel 2021 la sua collocazione nell’indice di sicurezza che è cresciuto in tutti gli anni successivi», ha aggiunto il ministro. Salvini ha poi ricordato che l’azienda ha «29 mila persone, di cui sette mila impegnate nei processi di circolazione, quasi 19 mila nei processi di manutenzione. È un’azienda straordinaria di cui andare orgogliosi», ha rimarcato. Con sprezzo della logica: se ha 19 mila lavoratori nella «manutenzione» perché tutto il settore è totalmente appaltato a ditte esterne? La verità infatti è che Rfi ha subito tagli e blocco totale del turn over proprio in quel settore. E per questo è costretta ad appaltare tutte la manutenzione straordinaria dei binari con un sistema di imprese private con 10 mila addetti totalmente deregolamentato, come mostra l’iscrizione sul registro degli indagati dei vertici di Sigefer, l’azienda che è intervenuta a Brandizzo in subappalto dalla Clf di Reggio Emilia.

Su questo le parole di Salvini sono state ancora più assolutorie. «L’accordo quadro tra Rfi e la cooperativa che ha subappaltato i lavori alla Sigifer è del 2020 e tutte le verifiche sia di Rfi che della cooperativa sono state validate, eliminando qualsiasi correlazione con il nuovo codice appalti visto che la norma avrà effetti nei prossimi mesi e anni».

Se questo è vero, Salvini – visto ciò che è accaduto – ritiene positivo che grazie alle sue modifiche, Sigifer possa ora subappaltare a cascata i lavori ad altre aziende senza alcun limite?
Così non pare pensarla nemmeno Fratelli d’Italia che ieri ha chiesto di bloccare la Sigifer dagli appalti.

SULLA DINAMICA della strage, Salvini ha invece detto che «dai sopralluoghi effettuati dalle strutture del ministero risulta che la Sigifer avrebbe dovuto iniziare a lavorare a seguito della concessione dell’interruzione della circolazione. Sulla rotaia non sono stati riscontrati segni di taglio, per tanto si presume che i lavori al momento dell’incidente non fossero iniziati».
In realtà dai video dello stesso Kevin Laganà è evidente che i lavori di preparazione erano già iniziati: si vedono suoi colleghi togliere i sassi da sotto i binari, rendendoli più cedevoli. Non è da escludere che il treno potesse deragliare. Ma tutto questo Salvini non lo dice.

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