L’accordo sulle regolarizzazioni di braccianti, colf e badanti il 6 maggio era stato chiuso fra tre ministre e un ministro (Bellanova dell’agricoltura, Lamorgese dell’Interno, Catalfo del Lavoro e Provenzano del Sud), salvo la durata dei permessi di lavoro (sei mesi per il Pd e Iv, uno per 5s). Il giorno dopo era stato scritto nei dettagli dai tecnici degli uffici legislativi. Ieri ha ricominciato a ballare. E dalla certezza che fosse ormai ancorato nel «Decreto Rilancio» che oggi il consiglio dei ministri dovrebbe licenziare, ieri si è fatta strada l’ipotesi di uno stralcio per un provvedimento successivo. Con il rischio...