Botticelli a Londra, virus di proiezioni
La Venere botticelliana nell'interpretazione della body artista francese Orlan
Alias Domenica

Botticelli a Londra, virus di proiezioni

Al Victoria & Albert Museum di Londra "Botticelli Remagined" A partire dai preraffaelliti, fino a Orlan e Rineke Dijkstra, l’artista fiorentino ha rappresentato un repertorio ideale per le pratiche del riuso moderno
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 22 maggio 2016
Fuoriesce dallo schermo di una console per videogames, circondata da buste dell’Esselunga, confezioni di spaghetti Barilla, Baci Perugina e aerei easyjet: probabilmente non è oggi molto più di questo, un marchio tra i marchi, la Venere di Botticelli, che Tomoko Nagao, un’artista giapponese di quarant’anni, di base da qualche anno a Milano, ha rappresentato un paio di anni fa come un manga, con l’Ora a destra che le offre una crema di bellezza e Zefiro e Clori a sinistra che arrivano volando con Hello Kitty sul mantello. Denuncia dello sfruttamento commerciale dell’arte o riuso con l’intento di incorporare il passato...
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