Bombe sul complesso della clinica Al-Ahli
Israele/Palestina A Gaza almeno 61 morti ieri
Israele/Palestina A Gaza almeno 61 morti ieri
Mentre il capo dell’Oms invitava a «salvaguardare strutture mediche e personale sanitario» per la campagna vaccinale anti-polio che parte oggi, le forze israeliane hanno attaccato di nuovo il complesso del più grande ospedale del nord di Gaza. Al momento in cui questo pezzo è andato in stampa si scava ancora sotto le macerie dell’ospedale Al-Ahli e il bilancio provvisorio è di 3 vittime e decine di feriti, tra cui almeno due bambini.
«L’ATTACCO ha scatenato il panico, con la gente che urlava e cercava di mettersi in salvo» scrivono i corrispondenti dei media arabi presenti sul posto. Il ministero della Sanità di Hamas «condanna gli attacchi reiterati» alla struttura, conosciuta anche come «Ospedale battista» e chiede una moratoria internazionale contro gli attacchi alle cliniche mediche nella Striscia. «Il ministero si appella anche a tutti gli organismi e alle organizzazioni internazionali e delle Nazioni Unite affinché proteggano gli ospedali e il personale medico dalla brutalità dell’occupazione e dai suoi crimini contro le istituzioni sanitarie e il personale della Striscia di Gaza», si legge nel comunicato. I primi report indicano che a essere colpita dai caccia israeliani è stata una casa nel cortile del complesso, «in un’area densamente popolata, con abitazioni a schiera».
In un altro ospedale, il Nasser di Khan Younis, nella parte meridionale della Striscia, i giornalisti di Al Jazeera Arabic hanno testimoniato di aver assistito al trasferimento di ben 27 corpi di persone uccise nelle ultime ore nel vicino insediamento. Dalla stessa zona la Mezzaluna Rossa ha postato un video nel quale si vedono le squadre di soccorso che ispezionano le aree urbane dopo il ritiro delle forze israeliane e recuperano otto cadaveri. Anche nella vicina Rafah si contano diversi morti, almeno 3, in seguito a un attacco aereo sulla città di confine a oggi controllata dalle forze di Tel Aviv che da qui centellinano gli aiuti umanitari in ingresso a Gaza. Nel grande campo profughi di Nuseirat, nel centro della striscia, i servizi di emergenza locali hanno dichiarato di aver recuperato «i corpi di sei palestinesi che sono stati uccisi in un attacco all’alba contro un’abitazione civile». A Gaza city, stando all’agenzia palestinese Wafa, un attacco contro una casa nel quartiere Sabra ha ucciso almeno tre persone e ne ha ferite altre. Un altro attacco, contro una casa nel quartiere Zeitoun della città, ha ucciso altre tre persone. In totale, le autorità locali stimano che nell’ultimo giorno a Gaza sono state uccise almeno 61 persone dagli attacchi israeliani.
I portavoce dell’esercito israeliano non hanno commentato il raid sull’ospedale Al-Ahli ma hanno dichiarato di aver «condotto operazioni nell’area meridionale di Gaza, a Tal as-Sultan, eliminando combattenti e individuando armi». Secondo l’esercito israeliano, aerei da combattimento e truppe di terra hanno colpito anche altri siti militari e infrastrutture nella Striscia.
INTANTO, il capo dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha accusato il governo israeliano di diffondere «disinformazione e notizie false» contro la sua organizzazione. Lazzarini ha citato un articolo della rivista Wired nel quale si sostiene che Tel Aviv ha acquistato pubblicità su Google come parte della sua campagna per minare e screditare Unrwa. Per Lazzarini l’operato degli israeliani mira anche a bloccare gli utenti dal fare donazioni all’Unrwa e «non solo danneggia la reputazione dell’agenzia, ma soprattutto mette a rischio la vita del nostro personale». Il funzionario ha sottolineato che «gli sforzi deliberati di Israele per diffondere la disinformazione dovrebbero essere fermati e indagati».
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