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Bolso «positivo» regala uno spot alla clorochina

Bolso «positivo» regala uno spot alla clorochina

Verità o ennesima fake news? Un dubbio crescente attraversa il Brasile dopo l’annuncio di Bolsonaro di essere positivo al Covid-19: avrà detto la verità? Di fronte alla spiccata predisposizione alla menzogna del presidente, il quale […]

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 9 luglio 2020

Un dubbio crescente attraversa il Brasile dopo l’annuncio di Bolsonaro di essere positivo al Covid-19: avrà detto la verità? Di fronte alla spiccata predisposizione alla menzogna del presidente, il quale ha fatto del ricorso alle fake news la base della sua azione politica, ogni suo messaggio appare già in partenza inquinato.

Così, paradossalmente, se tanti avevano accolto con scetticismo la notizia dell’esito negativo del tampone a cui Bolsonaro si era sottoposto a marzo dopo l’ondata di contagi all’interno della comitiva che lo aveva accompagnato in Florida, ora è con altrettanto scetticismo che la popolazione vive la notizia del suo contagio. Ad alimentare il dubbio – non solo sulle reti sociali ma anche sulla stampa – che sia tutta una messinscena è stavolta la grossolana manipolazione del suo annuncio messa in atto da Bolsonaro, con tanto di divulgazione di un video in cui si mostra nell’atto di assumere la sua terza dose di idrossiclorochina. «Mi sento bene. Sta assolutamente funzionando», dichiara nel video, chiudendo lo spot con un «Io mi fido dell’idrossiclorochina, e tu?».

«Quante persone moriranno a causa di questo video?», si è chiesto l’economista Eduardo Moreira, secondo cui molti, vedendolo, «penseranno che va tutto bene», malgrado le quasi 67mila vittime del Covid in Brasile.

A esprimere preoccupazione sulla «politicizzazione del virus» da parte del presidente sarebbe, secondo Jamil Chade, giornalista che segue le attività dell’Onu a Ginevra, la stessa Oms, il cui timore è che Bolsonaro approfitti del suo caso per dimostrare, da un lato, come si tratti appunto di una «febbretta» e, dall’altro, come la clorochina risolva tutto, spingendo così le persone a tornare alla normalità con un falso senso di sicurezza.

A non sentirsi per niente sicure, nel frattempo, sono però le centinaia di persone che il presidente potrebbe aver contagiato nelle ultime due settimane, viaggiando in quattro stati e partecipando a otto cerimonie e tre riunioni, quasi sempre senza mascherina – definita, secondo le rivelazioni di alcuni suoi ospiti, come «roba da viados» – e sempre stringendo mani e violando le norme sul distanziamento sociale. Lo ha fatto anche, con grande sconcerto e allarme dei giornalisti presenti, nell’ultima conferenza stampa, quando, prima che si concludesse, si è abbassato la mascherina facendo appena qualche passetto indietro.

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