Cultura

Biblioteca universitaria di Pisa, un appello

Biblioteca universitaria di Pisa, un appello

Chiusa dal maggio del 2012 a causa del terremoto dell'Emilia e mai più riaperta. Sono già molti gli intellettuali e i nomi illustri che hanno firmato un appello per la sua riapertura

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 30 giugno 2016

Sembra non trovare requie la malasorte abbattutasi sulla Biblioteca universitaria di Pisa, chiusa dal maggio del 2012 in seguito al terremoto che ha colpito drammaticamente il nord-Italia con epicentro in Emilia. Le scosse avevano provocato un aggravamento dei problemi già esistenti della struttura ma a oggi è ancora l’unico edificio in Toscana a rimanere chiuso e inaccessibile a causa del sisma.

Seicentomila volumi, numerose cinquecentine, più di duemila riviste e la possibilità di fruire di uno dei luoghi centrali della cultura pisana e non solo, sembrava davvero arrivato il tempo della sua riapertura (fissato più o meno per ottobre) ma a quanto pare una perdita d’acqua ingente – oltre ad aver rovinato circa un centinaio di volumi – provocherà ulteriori ritardi sui lavori di restauro.

La notizia è che ora si può firmare un appello per chiedere e pretendere la sua riapertura, possibilmente con spiegazioni che siano per una volta significative della situazione. Molti i nomi illustri tra le adesioni (che possono essere inviate a cronaca.pisa@lanazione.net) o visitando il sito ufficiale dell’associazione «Amici della biblioteca universitaria di Pisa», presieduta da Chiara Frugoni e che da quattro anni sollecita e monitora la questione http://amicibup.wordpress.com 

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento