Nei Discorsi sopra l’arte poetica Torquato Tasso intimava al poeta epico di lasciare le cose bibliche «agli uomini pii nella loro pura e semplice verità, perché in esse il fingere non è lecito». E nel suo Paradise Lost sull’omonimo poema di John Milton, il poeta Andrew Marvell esprime la medesima preoccupazione che quella poesia ispirata alla Bibbia possa rovinare le verità sacre degradandole a favole e vecchie canzoni («ruin… / The sacred truths to fable and old song »). Il sospetto di incompatibilità fra Bibbia e letteratura è antico almeno quanto Agostino e non ha mai cessato di permeare la...