Una vita ricca e bella, quella di Bianca Guidetti Serra. Torinese del 1919, partecipa alla Resistenza nei «Gruppi di difesa della donna», poi una lunga carriera da avvocata attraversando le lotte sociali del dopoguerra, arrivando sui banchi della Camera, da indipendente, per Democrazia proletaria. Quasi nulla resta al di fuori dei suoi interessi e del suo impegno di comunista che, dopo il fatale ’56 dei carri armati sovietici in Ungheria, esce dal Pci e resta senza partito: l’internazionalismo, la condizione dell’infanzia, la libertà nelle fabbriche, il diritto alla salute, l’emancipazione delle donne. Inevitabile, quindi, che sia ricchissimo il convegno su...