Cultura

Bianca Guidetti Serra, la vita e l’impegno civile

Bianca Guidetti Serra, la vita e l’impegno civileBianca Guidetti Serra

Convegni A Torino, un simposio dedicato alla sua figura e alle sue poliedriche attività politiche, sociali, culturali. Dalla salute pubblica di cui si occupò in processi storici all'infanzia e al cammino dell'uguaglianza dei diritti di donne e uomini

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 11 marzo 2021

Una vita ricca e bella, quella di Bianca Guidetti Serra. Torinese del 1919, partecipa alla Resistenza nei «Gruppi di difesa della donna», poi una lunga carriera da avvocata attraversando le lotte sociali del dopoguerra, arrivando sui banchi della Camera, da indipendente, per Democrazia proletaria. Quasi nulla resta al di fuori dei suoi interessi e del suo impegno di comunista che, dopo il fatale ’56 dei carri armati sovietici in Ungheria, esce dal Pci e resta senza partito: l’internazionalismo, la condizione dell’infanzia, la libertà nelle fabbriche, il diritto alla salute, l’emancipazione delle donne. Inevitabile, quindi, che sia ricchissimo il convegno su L’impegno civile di Bianca Guidetti Serra organizzato dal Comitato per le celebrazioni del centenario della sua nascita, creato su impulso del centro Piero Gobetti di cui la stessa Guidetti Serra fu presidente.

DA QUESTA MATTINA alle 9.30, in diretta youtube sul canale del comitato (informazioni su www.biancaguidettiserra100.eu), cinque sessioni nelle quali si alterneranno personalità del mondo scientifico, politico, della cultura e delle professioni legali in grado di riprendere i molti fili che hanno composto la trama dell’instancabile attività di «Bianca la rossa». Si comincia dalla salute pubblica nelle fabbriche e sul territorio, di cui Guidetti Serra si occupò in processi che negli anni Settanta fecero storia: alla sbarra i dirigenti dell’Ipca e dell’Eternit, due stabilimenti che produssero una lunga scia di morte.
Una vicenda nella quale s’incontrarono l’intelligenza militante di legali come Guidetti Serra e quella di epidemiologi dei tumori come Benedetto Terracini, uno dei capiscuola della disciplina nell’ateneo torinese, che sarà tra i relatori insieme al collega Paolo Vineis. Nel pomeriggio il focus si sposterà sul mondo del carcere, con i contributi, fra gli altri, del presidente di Magistratura democratica Riccardo De Vito e di Stefano Anastasia, garante dei detenuti del Lazio ed esponente di Antigone.
Domani mattina l’approfondimento sull’infanzia e le famiglie, legando il passato al presente. Nella traiettoria di Guidetti Serra troviamo la fondazione dell’Associazione nazionale famiglie adottive e affilianti – in seguito affidatarie – nel ’62, la lotta per riforme che riconoscessero ai minori un autentico diritto a crescere in contesti di affetto e cura, sottraendoli a quegli «istituti assistenziali» che spesso si trasformavano in luoghi di violenze e umiliazioni. Fra le voci che rifletteranno sui problemi ancora aperti nell’universo delle famiglie, la sociologa Chiara Saraceno e la senatrice Monica Cirinnà, madre della legge sulle unioni civili.

NELLA SESSIONE pomeridiana, il cammino verso l’uguaglianza dei diritti fra donne e uomini, con la storica Luisa Passerini, Linda Laura Sabbadini e altre relatrici che attualizzeranno lo sguardo di Guidetti Serra, al quale si deve il magnifico Compagne, volume einaudiano di storia dell’impegno politico delle donne pubblicato nel ’77. Infine, sabato mattina al centro dell’attenzione il diritto alla riservatezza nei posti di lavoro, cinquant’anni dopo il clamoroso caso delle schedature illegali alla Fiat che vide, manco a dirlo, Bianca la rossa fra le protagoniste.

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