Best of videogames 2017
1) Legend of Zelda Breath of the Wild, per Nintendo Switch: la natura maestosa e pericolosa di un mondo favoloso e credibile dalla bellezza selvaggia e ancestrale che non risulta […]
1) Legend of Zelda Breath of the Wild, per Nintendo Switch: la natura maestosa e pericolosa di un mondo favoloso e credibile dalla bellezza selvaggia e ancestrale che non risulta […]
1) Legend of Zelda Breath of the Wild, per Nintendo Switch: la natura maestosa e pericolosa di un mondo favoloso e credibile dalla bellezza selvaggia e ancestrale che non risulta mai solo scenografica ma palpitante di una vitalità potentissima. Nuovo paradigma di arte videoludica, questa avventura sconfinata astrae il giocatore nel suo mondo con una quasi magica suggestione, tenendolo dolcemente prigioniero per decine di ore, fino al momento in cui, a malincuore, dovrà terminare la Leggenda e abbandonare la sublime epopea per conservarla con amore come il ricordo di qualcosa di eccezionale. Non solo il gioco dell’anno, ma del decennio o dell’ancora giovane secolo.
02) Super Mario Odissey per Nintendo Switch: alta somma e variazione di ogni impresa dell’ex-idraulico baffuto, fonte pressochè inesauribile di trovate e invezioni deliziose, un pozzo senza fondo dove trovare ancora una volta la gioia pura del gioco e non solo del videogioco. Opera universale, godibile da chiunque e ad ogni età, qualsiasi sia il suo talento per i videogame.
03) Xenoblade Chronichles 2 per Nintendo Switch: terzo capolavoro per una anno che sarà ricordato per il trionfo di Nintendo. Il ritorno di Tetsuya Takahashi ad una narrazione dilatata e insistita in un gioco di ruolo che ripristina la grandezza dorata del genere e la esalta con drastiche nuove intuizioni. L’uomo non è che un “parassita” che vive sul corpo di immensi titani natanti tra le onde delle nuovole infinite che celano il nulla di un paradiso perduto.
04) Nier Automata per Playstation 4 e PC: fantascienza esistenzialista che ci sprofonda nella tenebra di un oscuro pessimismo cosmico. Non c’è speranza nel mondo di “umanissimi” automi inventato da Yoko Taro e sviluppato con il consueto stile da Platinum Games, eppure, sebbene sia sempre destinato ad una tragica estinzione, l’amore è almeno ancora una tenera, consolante realtà.
5) Resident Evil VII per la Realtà Virtuale di Playstation 4: giocato in maniera tradizionale il settimo incubo d Capcom è solo un ottimo videogame, ma se vissuto con il caschetto per la VR di Sony diventa una terrificante pietra miliare di tutto il genere horror, oltre il medium di appartenenza.
6) Horizon Zero Dawn per Playstation 4: la lunga avventura della rossa Aloy attraverso un mondo magnifico, sebbene inerte. Una meravigliosa “natura morta” composta da panorami e robot che travolge lo sguardo e racconta una grande storia.
7) Persona 5 per Playstation 4: straordinario gioco di ruolo giapponese, lisergico, pop e psicanalitico realizzato con rara profondità. Un videogame per giovani o per riscoprirsi giovani.
8) Nioh per Playstation 4 e PC: mi è mancato uno dei puntitivi “soulslike” del geniale Hidetaka Miyazaki. Ma quest’opera ambientata nell’antico Giappone è stata una valida alternativa per chi ama le sfide “disumane”.
9) Metroid Samus Returns per Nintendo 3DS: finalmente un nuovo incubo della sopravvivenza per la cacciatrice di taglie spaziale Samus Aran.
10) The Evil Within 2 per Playstation 4, Xbox One e PC: terrificante e a tratti rivoluzionaria deriva nel lato più oscuro e mostruoso dell’inconscio, laddove vivono i mostri peggiori.
I grandi assenti: durante un’annata così generosa di titoli lunghi e validi da essere stata straordinaria non ho potuto realizzare ogni mio desiderio videoludico. Ecco i titoli più che promettenti ai quali ho dovuto purtrtoppo rinunciare per la tirannia delle ore. Yakuza 0, Cuphead, Senua’s Sacrifice, Wolfenstein 2. Ma verrà il vostro tempo.
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