BISOGNAVA SAPERE che «Stilfs» è il paese di «Stelvio» nelle Alpi orientali, ma l’ho creduta Austria, un’ideale cittadina sotto vetro, da veliero in bottiglia. Tuttavia non cambia la sua essenza: si tratta di una regione metafisica attorno a cui si avvolge l’odio, storico e inamovibile, di Bernhard. Il narratore ha fratelli e un servo; con essi coltiva un terreno in alta quota, un pezzo di terra che rende sempre meno e dove egli si è ritirato, meglio dove sempre è voluto rimanere, per odiare il mondo con più precisione e ammazzarsi di fatica. Vive il nostro narratore, fra gli spigoli...