«L’amor proprio – ha scritto La Rochefoucault – è l’amore di sé e di ogni cosa per sé. Esso rende gli uomini idolatri di se medesimi e li renderà tiranni degli altri se la fortuna gliene darà i mezzi» (Maximes, 1664). L’ipertrofia celebrativa che si è dispiegata nei funerali di Berlusconi è quanto lui stesso si aspettava. È una proiezione di questa aspettativa e un tributo che i suoi seguaci consapevolmente gli hanno offerto nella speranza di prolungare gli effetti del suo potere carismatico arginando i rischi di disgregazione. È il prolungamento e la manifestazione plastica non solo della sua...