Cultura

BergamoScienza, apre lo scrittore McEwan

BergamoScienza, apre lo scrittore McEwan

Festival Sedici giornate a partire da sabato 6 e un programma che va dai dinosauri alla genetica passando per le finzioni letterarie e i buchi neri dell'universo

Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 5 ottobre 2018

Dopo l’edizione record dell’anno scorso, con oltre centocinquantamila presenze, torna il festival BergamoScienza: sedici giornate da domani fino a domenica 21 ottobre fitte di incontri intorno ai più attuali temi della scienza contemporanea. Tutta la città è mobilitata: dall’università alle scuole, dai teatri alle biblioteche, sarà difficile girare per la città senza imbattersi in discussioni su atomi, dinosauri, neuroni o Dna. Tantissime le iniziative dedicate ai più giovani, con laboratori per bambini, lezioni divulgative, concerti, spettacoli e mostre.

LA LISTA DEI PARTECIPANTI alla manifestazione si allunga di anno in anno e ormai supera i confini dei laboratori. A Bergamo, infatti, sono attesi anche personaggi del mondo letterario, come lo scrittore inglese Ian McEwan. Non è una presenza casuale, perché McEwan ha spesso indagato l’effetto della tecnologia sulle relazioni umane nei suoi romanzi – il protagonista di Solar, ad esempio, era un fisico premio Nobel. L’autore aprirà il festival domani, insieme al neuroscienziato Ray Dolan che dirige le ricerche allo University College di Londra su cognizione, emozioni e disturbi psichiatrici.
A chiudere il festival sarà Craig Cameron Mello che, a differenza dei personaggi di McEwan, il premio Nobel lo ha vinto sul serio nel 2006, per aver scoperto come l’Rna può silenziare i geni e farci capire come funzionano. «Zittire i geni» è proprio il titolo dell’incontro che terrà domenica 21 alle 17.

TRA LE DUE DATE, per gli appassionati c’è un programma assai ricco, impossibile da raccontare per intero (meglio andare su www.bergamoscienza.it). Da segnalare il paleontologo Jack Horner, a cui Spielberg si è ispirato per l’Alan Grant di Jurassic Park. «Riscoprire i dinosauri» è il titolo del suo intervento, domenica prossima, in cui spiegherà la scienza (e gli errori) dei kolossal di cui è stato anche consulente.
«Lo strano mondo dei buchi neri» è invece il tema affrontato il 14 ottobre da Gian Francesco Giudice, direttore del Dipartimento di fisica teorica del Cern. Farà il paio con «I limiti della cosmologia» (il 13) in cui il fisico e divulgatore Amedeo Balbi racconterà ciò che possiamo sapere sull’universo, e ciò che non riusciremo a scoprire mai.

DELLE NUOVE FRONTIERE della genetica e delle loro ricadute sociali parleranno Michele De Luca e Luigi Naldini, due tra gli scienziati italiani più riconosciuti a livello internazionale, che presenteranno la medicina del futuro basata su cellule staminali e terapie geniche.
Anche la cucina però diventa una scienza, quando ne parla il chimico Dario Bressanini, che il 14 ottobre presenterà «La scienza della carne». C’è chi pensa invece che nel cibo di scienza ce ne sia già troppa e che sarebbe bene nutrirsi in modo più naturale. È vero, o si tratta di fake news? Tenteranno di rispondere Alberto Guidorzi e Luigi Mariani sabato 20 ottobre. Come nei migliori ristoranti si attende il pienone, dunque meglio prenotarsi.

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