«Nessuno vuole diventare un kamikaze o un killer animato da fantasie sterminatrici; tuttavia, in fondo, si desidera qualcosa di così importante nella propria vita da essere pronti a perderla. Non c’è più un sogno in Occidente, qualcosa per cui rinunciare al quieto vivere quotidiano: un ideale. Qualcosa che scuota e renda sanamente eccessivi». Una frase ambigua come lo sono le intuizioni essenziali, che non vuole essere un alibi né la spiegazione semplicistica di un fenomeno con ricadute complesse e origini ancora più articolate, ma che ha l’ambizione di affondare il dito in una piaga aperta: il rapporto tra il terrorismo...