Uno degli aspetti più affascinanti del patrimonio artistico medievale è da sempre la misteriosa simbologia delle figure non-convenzionali rappresentate nei capitelli e sui portali di chiese e palazzi (ma anche nelle migliaia di miniature dei manoscritti, che nessuno riuscirà mai a censire), soprattutto nel periodo di maggiore creatività dell’arte romanica, cioè nei secoli XI e XII che Francastel e Durand-Lefebvre definirono un «autentico Rinascimento» artistico, anche se negli ultimi tempi le periodizzazioni sono esposte a rivisitazioni disorganiche e contrastanti e perfino la definizione di «romanico» è tornata in discussione. Tutti ricordiamo il brano di Bernardo di Clairvaux, diventato di dominio...