Negli anni settanta il «Dio del manga» Osamu Tezuka attraversava un periodo difficile e di crisi, anche a causa dei carichi di lavoro proibitivi a cui si sottoponeva, che lo costrinse a sperimentare e a avventurarsi in territori, per così dire, poco calpestati. La prima metà del decennio infatti vede l’uscita dei tre lungometraggi del ciclo «Animerama», realizzati dalla sua Mushi Production, lavori che affrontavano e portavano in immagini desideri e tematiche fortemente erotiche e trasgressive. MA ANCHE con i suoi fumetti Tezuka aveva iniziato a sondare il profondo incrocio fra il desiderio e le infinite vie dell’espressione artistica. Notevole esempio...