Ci si poteva aspettare da Renzi, il giorno dopo del compromesso raggiunto con una parte della sua minoranza sul cambiamento della legge elettorale, un discorso alla Leopolda improntato alla volontà di dialogo con coloro che la pensano diversamente sul referendum. Invece è accaduto l’esatto contrario. Sembra che il suo unico chiodo fisso siano stati Bersani e D’Alema. I fischi e i «fuori» urlati contro di loro dalla platea non sono stati contrastati dal segretario-presidente del consiglio. E in subordine sono venuti attacchi agli altri protagonisti del fronte del No. Ma se il capo del Pd ha ammesso con la commissione...