Dieci anni fa un gruppetto di amici napoletani e senegalesi ha fondato il club calcistico AfroNapoli United. Erano ragazzi che s’incontravano settimanalmente per partitelle amatoriali sui campetti di periferia ma volevano di più, impegnarsi in prima persona nelle battaglie politiche quotidiane, dare un segnale di eguaglianza e inclusione per sconfiggere i pregiudizi della realtà metropolitana. Da allora una coloratissima onda travolgente di squadre di calcio, nate dal basso, popolari e autogestite, ha portato in giro una diffusa sensibilità antirazzista e antifascista promuovendo l’integrazione sociale attraverso lo sport (principalmente il pallone ma anche la boxe nelle palestre, polisportive anche femminili, pallavolo...