Sono state raggiunte e superate le 50 mila firme a supporto del progetto di legge contro l’autonomia differenziata disegnata dal governo Meloni. Ieri erano 64.681. La proposta del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, presieduto da Massimo Villone, può essere adesso presentata in Parlamento. Un risultato (ieri sera si contavano più di 65 mila adesioni) merito anche dell’azione dei sindacati della scuola che da mesi sono coinvolti nella campagna di diffusione della sottoscrizione.

Per raggiungere le firme necessarie, Flc Cgil, Uil Scuola RUA e Federazione Gilda Unams hanno organizzato iniziative sui territori, manifestazioni, assemblee, e diffuso appelli alla cittadinanza. Le conseguenze dell’autonomia di Calderoli sul sistema d’istruzione potrebbero essere infatti particolarmente nefaste per il Paese: oltre al rischio di distruggere il carattere nazionale della scuola, potrebbero aumentare ulteriormente le disuguaglianze territoriali, con ricadute anche sulla libertà di insegnamento e sui contratti. L’obiettivo della pdl di iniziativa popolare è invece quello arginare il progetto del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, attraverso una modifica costituzionale.

La proposta del Coordinamento e dei sindacati intende modificare direttamente il terzo comma dell’art.116 e l’art.117 della Carta per escludere la possibilità che una legge quadro generica nasconda intese tra Stato e singole regioni. Inoltre introduce una clausola di supremazia della legge statale, scremando di molto le materie concorrenti e prevedendo tra le materie che devono rimanere competenza esclusiva dello Stato anche l’istruzione. “Abbiamo raggiunto l’obiettivo più importante: portare in Parlamento la legge di iniziativa popolare – ha dichiarato Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil – E’ evidente che il mondo della scuola, che abbiamo incontrato nelle tante iniziative di questi mesi, ha sentito forte la minaccia del progetto di Autonomia differenziata per il sistema nazionale di istruzione”.

Mentre Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione Gilda Unams si augura “che questa proposta di legge possa mettere il Parlamento di fronte alle proprie responsabilità”. Di “grande risultato” parla anche Giuseppe D’Aprile, Segretario generale Uil Scuola Rua, “è frutto di tante assemblee con migliaia di lavoratori che conoscono davvero la scuola italiana, che la fanno funzionare tutti i giorni. Per questo voglio ringraziare l’impegno di questi mesi, di tutti”.

Da sottolineare che non hanno firmato solo docenti o giuristi ma migliaia di cittadini che credono nella scuola come bene comune da sottrarre a logiche produttive e alle incursioni della politica del territorio.

C’è tempo fino al 9 maggio per sottoscrivere la proposta online collegandosi al link https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC, muniti di SPID.