(Autocelebrazione) mistica per Kanye West
Note sparse Carenza di ispirazione per il nuovo album del multimiliardario rapper dal titolo «Jesus is King»
Note sparse Carenza di ispirazione per il nuovo album del multimiliardario rapper dal titolo «Jesus is King»
Ha raccontato di voler diffondere il vangelo. Ha gridato a tutti che nel 2024 si presenterà alle presidenziali degli Stati uniti. Durante uno dei suoi esclusivi party della domenica ha regalato a Dj Khaled l’anteprima della nuova Yeezy Boost 700 V3 che uscirà per Natale, la linea di sneaker che disegna per Adidas da un po’. West è il solito e inguaribile sbruffone. È impossibile capire quanto sia farneticante. Meglio concentrarsi sulle cose certe, come la sua ultima trovata, Jesus is King, un disco appena pubblicato, che dura meno di trenta minuti e racconta del suo avvicinamento a Dio. Gospel qua e là, mai però pienamente centrato, sempre camuffato da rap e da soul step, tranne nella prima traccia Every Hour. Nel delirio di preghiere e citazioni dei vangeli, nell’auto celebrazione massima, dove spesso il suo rap si pesta i piedi con i rituali religiosi, si scovano però sempre nuovi tric negli arrangiamenti e nelle produzioni. Spunta a un certo punto persino un assolo di sassofono del vecchio Kenny G. Per nulla entusiasmante il resto, un disco da ascoltare solo per la curiosità che emana il personaggio.
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