A Parigi, nella sede dell’Institut de Cultures de l’Islam, l’anno si apre con una luce chiara – quella emanata dalle opere dell’esposizione di Aurélia Zahedi, intitolata La Rose de Jéricho (visitabile fino al 30 giugno 2024), curata da Clelia Coussonnet. Le opere di Aurélia Zahedi, disposte nell’hammam dell’ICI, ci raccontano la quète alla scoperta delle sue Rose di Gerico. «Per trovarle ci vogliono gli occhi del deserto», ci rivela l’artista e fin dalle prime sale ritroviamo questi occhi in quelli di un pastore beduino di nome Saqer S.H. Alkawazba, grazie a un ipnotico ritratto calligrafico. Le peregrinazioni alla ricerca delle...