Attacco alla Rai: torna Anzaldi il censore
«Il Paese segue con attenzione queste ore delicate della crisi di Governo, a seguito delle dimissioni del premier Renzi, ma i cittadini che vogliono informarsi sulle consultazioni del presidente Mattarella […]
«Il Paese segue con attenzione queste ore delicate della crisi di Governo, a seguito delle dimissioni del premier Renzi, ma i cittadini che vogliono informarsi sulle consultazioni del presidente Mattarella […]
«Il Paese segue con attenzione queste ore delicate della crisi di Governo, a seguito delle dimissioni del premier Renzi, ma i cittadini che vogliono informarsi sulle consultazioni del presidente Mattarella sono costretti a guardare, ancora una volta, La7 di Enrico Mentana. Nessuna delle tv generaliste della Rai ha cambiato programmazione. A che servono centinaia di giornalisti, tante redazioni e addirittura una ulteriore direzione editoriale?».
Torna in grande attività censoria il deputato Michele Anzaldi (nella foto), ringalluzzito forse dalla pole position per Palazzo Chigi occupata da un suo ’maestro’ e compagno di corrente. E così torna ad attaccare la Rai, per la quale si vocifera di un vicino cambio ai vertici. Risposta piccata dell’azienda: «La Rai, oltre alla diffusa e consueta programmazione, ha seguito con attenzione e puntualità anche la giornata odierna della consultazioni del Presidente della Repubblica. E lo ha fatto attraverso Rainews24, la rete all news», si legge in una nota. «Il Tg3 ha proposto a partire dalle 18,05, anticipando il Tg, uno speciale sulla crisi, mentre Radio1 ha rivoluzionato la programmazione proponendo in diretta tutte le dichiarazioni ufficiali dei protagonisti dei colloqui con il Presidente della Repubblica».
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