Visioni

Astolfo sulla luna per l’eternità diventa «Il messaggero delle stelle»

Astolfo sulla luna per l’eternità diventa «Il messaggero delle stelle»Una scena da Il messaggero delle stelle da un testo di Francesco Niccolini

A teatro Da un testo di Francesco Niccolini un nuovo spettacolo all'India per l'inaugurazione della rassegna Flautissimo

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 19 novembre 2022

Galileo e le sue scoperte restano di grande attualità, come dimostra la presenza al teatro India (per una sola sera, a inaugurazione della rassegna Flautissimo, poi in tournée in diverse città) di un’altra possibilità della scienza portata in palcoscenico. Il messaggero delle stelle nasce da un testo di Francesco Niccolini e ha un solo interprete per i diversi personaggi che riempiono la scena. Il racconto si incentra e ha per protagonista primo Astolfo, che per l’eternità è costretto dal capolavoro di Ariosto a correre sulla Luna per riprendere il senno del paladino Orlando. E se il paladino Astolfo d’Inghilterra si presenta col suo accento similbritish e la fatica di quella impresa di tutta una vita, gli tocca incontrare lassù tutti gli scienziati che della Luna e dello spazio celeste hanno studiato e scoperto leggi, funzionamenti, e anche valori e suggestioni: da Galileo innanzitutto, a Tolomeo e Copernico, e poi Keplero e Giordano Bruno, fino a Newton. Il piccolo «miracolo» di questo racconto, firmato per la regia da Marinella Anaclerio, è che a dar corpo e voce a tutte quelle creature, è un solo attore, Flavio Albanese, che con la sua esperienza di palcoscenico e di formazione, riesce a differenziare tra il drammatico e il comico tutti quei personaggi, con il semplice e momentaneo cambio di uno scialle, di uno zainetto, di una postura, di una inflessione dialettale. Secondo la più fondamentale e originaria vocazione del teatro.
Anche se poi l’attendibilità scientifica è garantita dai docenti di quelle discipline presso la Statale di Milano, con cui la compagnia collabora. Una performance davvero notevole e di effetto ad ampio spettro, salutata infatti da un inconsueto «trionfo» da parte del pubblico. .

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