Assange: «Prendete me, liberate Manning»
Come Donald Trump, Julian Assange irrompe sulla scena via Twitter. Il fondatore di WikiLeaks si è detto disposto a essere estradato negli Stati uniti se Barack Obama concederà la grazia […]
Come Donald Trump, Julian Assange irrompe sulla scena via Twitter. Il fondatore di WikiLeaks si è detto disposto a essere estradato negli Stati uniti se Barack Obama concederà la grazia […]
Come Donald Trump, Julian Assange irrompe sulla scena via Twitter. Il fondatore di WikiLeaks si è detto disposto a essere estradato negli Stati uniti se Barack Obama concederà la grazia a Chelsea Manning. Lo ha scritto WikiLeaks sul suo account Twitter. Ieri era stato Edward Snowden a rivolgere un appello al presidente uscente per la clemenza nei confronti del soldato, all’anagrafe Bradley, che sta scontando dal 2010 una pena di 35 anni per aver fornito a WikiLeaks informazioni segrete sia militari che diplomatiche. Il fondatore di WikiLeaks è rifugiato dal 2012 presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Nemico pubblico degli Stati Uniti per le sue rivelazioni, Assange è indagato dalla Svezia per stupro e abusi sessuali.
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