Assange contro Hollywood
Julian Assange
Internazionale

Assange contro Hollywood

Intervista esclusiva Julian Assange rompe il silenzio e parla via Skype alla stampa estera accreditata a Hollywood. Un colloquio a tutto campo, tra film in uscita e in preparazione, che non molla mai il punto: non c'è libertà senza informazione. Non c'è informazione senza trasparenza
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 13 ottobre 2013
Luca Celada LOS ANGELES
“Can you hear me California, mi sentite?” Sono le prime parole di Julian Assange ai giornalisti che ha incontrato sabato sera, non nell’ambasciata ecuadoregna di Londra ma nella sede dei corrispondenti esteri di Hollywood, dove una quarantina di cronisti lo hanno intervistato via Skype. Il fondatore di Wikileaks è apparso sullo schermo da una dissolvenza da bianco, come un ectoplasma in un thriller hollywoodiano per parlare a tutto campo di una prigionia nell’ambasciata di Londra che prosegue ormai da oltre 500 giorni, di Wikileaks, dell’apparato di sorveglianza globale e… di cinema. L’incontro infatti è stato calibrato per l’uscita in sala...
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