Dopo le prime sei condanne comminate nel luglio 2022 per l’assalto alla sede della Cgil, a Roma, del 9 ottobre 2021, ieri ancora con rito abbreviato altre tre persone sono state condannate: sei anni di carcere ad Andrea Savaia, genovese di 54 anni, legato ai movimenti No green pass, e 4 anni a due romani, Maurizio Ciocca e Daniel De Filippis. Tutti condannati per devastazione e saccheggio ma con l’aggravante per Savaia di resistenza a pubblico ufficiale, come richiesto dalla pm Gianfederica Dito. Le condanne hanno raggiunto Savaia ai domiciliari, come misura cautelare, mentre i due romani avevano l’obbligo di firma. Nella prossima udienza del 25 gennaio è previsto l’esame degli imputati.

Savaia venne arrestato, assieme ad altri, il 14 gennaio 2020 a poche ore da una altra manifestazione prevista a Roma. Nell’ordinanza cautelare il gip scrisse che «l’intensità offensiva delle condotte contestate e l’imminente svolgimento di una altra manifestazione indetta dal movimento No vax consolidano e rendono quanto mai attuale le esigenze cautelari». «È necessario – prosegue il giudice – intervenire con i presidi che impediscano adesso e nel prossimo futuro che costoro possono strumentalizzare libere e pacifiche manifestazioni di pensiero, insinuandosi pericolosamente nei cortei per alimentare gli animi dei facinorosi e fomentare azioni di violenza».

Le altre sei condanne di luglio, sempre con rito abbreviato, erano comprese tra i 6 e i 4 anni e mezzo: quella più alta era stata emessa per Fabio Corradetti, figlio della compagna di Giuliano Castellino, ex leader romano di Forza Nuova, e per Massimiliano Ursino, leader palermitano di Forza Nuova. Secondo il tribunale, Corradetti faceva parte di un gruppo di circa 50 persone «che aveva avuto un ruolo decisivo nel creare criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica» e per «produrre violenti scontri, in particolare tra coloro che avevano forzato gli sbarramenti a Piazzale Flaminio».

Domani è anche in programma un’altra udienza del processo in rito ordinario che vede imputati tra gli altri Giuliano Castellino e Roberto Fiore (altro leader di Forza Nuova), e l’ex Nar Luigi Aronica. Tutti accusati dalla procura di Roma , oltre a devastazione aggravata in concorso e resistenza, anche di istigazione a delinquere.