Non passa giorno senza che non venga aggiornata la lista degli oppositori del presidente-sultano Erdogan trascinati in prigione. Una triste processione di giornalisti, parlamentari, scrittori, attivisti, una marcia silenziosa quasi a commemorare la democrazia, violentata da un regime fascistoide che non tollera ostacoli. Per quanto possibile, però, gli arresti vanno documentati tutti sperando che non restino impuniti. Ieri, dopo la detenzione di nove dipendenti, tra cui il direttore Sabuncu, è toccato all’editore di Cumhuriyet. Akin Atalay, presidente della Fondazione, è stato arrestato all’aereoporto di Istanbul mentre rientrava dalla Germania. Affoga, così, una delle poche voci critiche rimaste a galla nel...