Claudio Arrau, nel panorama musicale del Novecento, non è solo una figura di primo piano, ma una lezione di che cosa significhi interpretare. La musica è per lui una forma del pensare, nel senso più profondo e più vero. Il pensiero musicale è tuttavia intraducibile in qualsiasi altra forma di pensiero che non sia la musica stessa. In un incontro fiorentino Arrau mi disse che, certo, la musica va capita, studiata, e rispettata la lettera della partitura, ma per interpretarla ciò non basta, bisogna appropriarsene, penetrarne il significato, in altre parole assimilarne il pensiero, fino a essere la musica che...