Arooj Aftab somiglia un po’ a Nadia, la protagonista dello straordinario romanzo del pakistano Moshin Amid: è giovane, nata in una città del Medioriente sull’orlo della guerra, porta il velo a scuola ma sotto nasconde jeans e animo ribelle. Si fa le canne, scopa liberamente con Saeed, che ha incontrato al corso di grafica, e non ha paura di spalancare le porte che aprono le loro vite al mondo intero. «Non l’ho ancora letto ma mi era piaciuto molto il suo esordio, Il fumo della falena (uscito, come gli altri, per Einaudi)», racconta la musicista trentaseienne in una lunga chiacchierata intercontinentale...