Non è una classifica scientifica, riguarda solo la guerra convenzionale (quindi non il nucleare) e la scelta dei dati esaminati è più che opinabile. Però il Global Firepower Index (Gpi) risulta fra i documenti oggi sul tavolo dei ministeri della difesa di almeno 145 Paesi e resta sintomatico del concetto di potenza militare, spesso contro-intuitivo. Conta, come sempre, il numero e la tecnologia di aerei, navi e carri armati in dotazione ai singoli Stati oltre alla capacità di impiegarli in modo coordinato e continuativo nei teatri di guerra, ma anche la posizione geografica, vocazione logistica, demografia, disponibilità di manodopera specializzata...