Architetture sonore futuribili
Note sparse Un ep dal titolo «Post momentum» per il ritorno discografico dei Calibro 35
Note sparse Un ep dal titolo «Post momentum» per il ritorno discografico dei Calibro 35
A più di un anno dall’uscita del bellissimo Momentum, ultimo album dei Calibro 35 uscito poche settimane prima dello scoppio della pandemia, la band formata da Massimo Martellotta, Enrico Gabrielli, Luca Cavina, Fabio Rondanini e Tommaso Colliva è tornata con un nuovo EP. Come a voler ripensare, con occhi e orecchie diverse, gli scenari distopici del disco precedente. Inevitabilmente ri-elaborati da quanto successo nel mondo in questo ultimo anno e mezzo. Post momentum si apre con l’alternate versione di Stan Lee, un trip funk inciso nell’album del 2020 insieme a Illa J. E questa volta impreziosito dal featuring di Ensi e Ghemon. Le cinque tracce successive, tre sono inedite, disegnano architetture sonore futuribili, tra una rielaborazione post-moderna di un sound alla Stelvio Massi nella strumentale Digi-Tails e le tentazioni acid di Stars and Stripes, Chirps And Bleeps. Mentre in Artificial Black Moon, il pezzo più morriconiano ma al tempo stesso quello più tentato dal prog, fa capolino la partecipazione di Sophia, umanoide della Hanson Robotics. Un EP inaspettato e graditissimo che certifica come le percezioni musicale del gruppo milanese siano sempre più sorprendenti ed espanse.
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