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Archi e synth, notti di pioggia con Bowie e Gershwin

Archi e synth, notti di pioggia con Bowie e GershwinAngelo Badalamenti e David Bowie – Instagram

Soundtrack La morte di Angelo Badalamenti. Le collaborazioni con il mondo del pop e del rock

Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 14 dicembre 2022

Brillanti orchestrazioni e ricerche a livello sonoro stupefacenti, Badalamenti non ha regalato il suo talento solo al cinema e alla televisione, ma ha legato il suo nome a collaborazioni importanti anche nel mondo del rock e del pop. Puro talento e grande tecnica che hanno forse toccato l’apice negli incontri prolungati nel tempo con David Lynch, ma non solo. Un talento che sapeva muoversi in maniera quasi schizofrenica, alternando stili e ritmi come nella celebre scena dello Slow Club in Blue Velvet (1986), dove appare perfino in un cameo come pianista e leader della band dove canta Dorothy Valens (Isabella Rossellini). L’attacco è puro lounge: sassofoni, ritmi beat per poi passare alla scintillante Blue Star e alla notturna Mysteries of Love.

MUSA INSOSTITUIBILE in quegli anni è l’attrice e cantante Julee Cruise a cui Badalamenti affida l’interpretazione di Falling inserito nella colonna sonora di Twin Peaks (1990). Gli elementi tipici ci sono tutti: melodia essenziale, un sintetizzatore che entra modulandosi su note sibilanti. A dare ancora più ancora forza alle atmosfere noir della serie cult di Lynch, il tema portante con la voce acuta della Cruise a farsi strada sulla partitura dell’autore. Un rapporto – quello tra Cruise, Badalamenti e Lynch che durò a lungo. Nel 1991 registrò sotto la produzione di Lynch e Angelo Badalamenti anche una cover di Elvis Presley: Summer Kisses, Winter Tears per la colonna sonora del film Fino alla fine del mondo di Wim Wenders.

INUSUALE ma riuscito l’incontro con gli inglesi Pet Shop Boys, per il duo Badalamenti orchestra It Couldn’t Happen Here inserito nel disco Actually (1987). Gli archi e gli ottoni aggiungono una sinistra drammaticità al synth pop imperante nei coloratissimi e modaioli ottanta. Lo stile di Badalamenti risulta vincente anche in un’altra collaborazione di prestigio, quella con David Bowie per il rifacimento di un classico di Gershwin A Foggy Day in London Town, inserito (1998) nella collana Red + Hot, i cui proventi vanno alla lotta contro l’Aids. Archi e sintetizzatori a «stravolgere» una melodia, rendendola cupa quanto affascinante. Di par suo Bowie sfoggia un’interpretazione curatissima e a tratti commovente.

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