Arbore: «La mia vita? Questione di improvvisazione»
Incontri Esce un triplo album raccolta dell'artista pugliese, mentre l'11 e il 13 dicembre Raidue lo celebra per i trent'anni di «Indietro tutta»
Incontri Esce un triplo album raccolta dell'artista pugliese, mentre l'11 e il 13 dicembre Raidue lo celebra per i trent'anni di «Indietro tutta»
Un triplo best racchiuso in un cofanetto Arbore plus, dall’ironico sottotitolo musica energizzante multivitaminica senza alcuna controindicazione, dove l’artista pugliese seleziona e divide le sue imprese musicali: pop e swing, crooner, canzone napoletana con l’aggiunta di due brani incisi ex novo: Mamma mi piace il ritmo – dal repertorio di Natalino Otto, e Esattamente tu, versione italiana di uno standard del 1959 Exactly Like You (Nina Simone, Ella Fitzgerald, Tony Bennet, fra le tante versioni).
«In questo disco – spiega Arbore – ho voluto raccontare dell’altra mia passione – la musica – maturata dopo i 40, quando decisi di andare a Sanremo e riportare la canzone umoristica che era morta dai tempi di Carosone. E poi c’è lo swing, il mio preferito Nat King Cole, la canzone napoletana». Una scelta eterogenea: «Perché ho sempre cercato di privilegiare la musica istintiva, che arriva al cuore prima che al cervello. Tutte canzoni che sono come un balsamo, le cosiddette evergreen, gli standard».
L’11 E IL 13 dicembre vengono celebrati su Raidue i trent’anni dalla messa in onda della storica Indietro tutta, due serate coordinate da Andrea Delogu dove saranno ovviamente presenti Arbore e il «bravo presentatore» Nino Frassica: «In molti credono che quelle trasmissioni seguissero un metodo. Invece erano totalmente improvvisate, c’è magari un criterio che ho mutuato dal jazz e soprattutto dal lavoro radiofonico con Gianni Boncompagni e la sua cronica e geniale pigrizia; mi diceva ’improvvisiamo’ perché non voleva mettersi a scrivere. E abbiamo improvvisato così per 14 anni, fino a quando ho portato tutto questo in tv». C’è ancora spazio oggi per le sue trasmissioni?: «Diciamo che ci sarebbe bisogno di una tv artigianale e tra virgolette ’artistica’, ma si pensa solo all’audience».
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