Europa

Appello di 17 ex ministre contro il sessismo: «Basta molestie»

Dopo le testimonianze sul comportamento del deputato (ex) Verde Denis Baupin, accusato di molestie sessuali ai danni di deputate e collaboratrici, 17 ex ministre hanno firmato un «appello» per dire: […]

Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 17 maggio 2016

Dopo le testimonianze sul comportamento del deputato (ex) Verde Denis Baupin, accusato di molestie sessuali ai danni di deputate e collaboratrici, 17 ex ministre hanno firmato un «appello» per dire: «Non staremo più zitte». Da Christine Lagarde (ex ministra dell’Economia sotto la presidenza Sarkozy oggi alla testa dell’Fmi) a Cécile Duflot (Europa Ecologia), da Aurélie Filippetti (ex ministra della Cultura, socialista critica) a Fleur Pellerin (ex ministra della Cultura, socialista), denunciano «troppo, è troppo».

Per le ex ministre, le molestie e le aggressioni sessuali «riguardano tutti i partiti, tutti i livelli di potere».

L’appello sottolinea che «come tutte le donne che hanno avuto accesso a degli ambienti che un tempo erano esclusivamente maschili, abbiamo dovuto subire e lottare contro il sessismo». Battute pesanti, mani intraprendenti o peggio, ministre e collaboratrici hanno dovuto subire aggressioni che finora erano considerate moneta corrente in un paese «latino». Ma adesso «è la fine dell’impunità».

Denis Baupin, che è stato obbligato a dimettersi dalla vice-presidenza dell’Assemblée, dovrà far fronte ai risultati di un’inchiesta giudiziaria preliminare, sulla base delle testimonianze uscite sui media (i reati evocati sarebbero prescritti). C’è chi vede un «complotto» interno a Europa Ecologia, che sta attraversando una grossa crisi. Baupin è il marito di Emmauelle Cosse, ministra della Casa del governo Valls. I Verdi sono divisi tra pro e contro il governo, in piena confusione, mentre le piazze si infiammano contro la Loi Travail.

Al di là, è tutto un mondo «tradizionale» che viene alla luce, un ambiente politico a dominanza maschile – la Francia è tra i paesi dove la presenza femminile tra gli eletti è stata da sempre molto bassa, corretta dalla legge di parità sulle liste elettorali, che però non dice nulla sulla posizione in lista (e quindi limita fortemente la presenza femminile nei posti di comando).

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento